kelikusJust another WordPress site
  • Home
  • SPORT
  • TRAVEL
  • VITA
  • DI
    • Privacy Policy

Vitamina K: che cos’è, a cosa serve e gli alimenti che la contengono

June 17, 2019 0 comments Article TRAVEL


 

La vitamina K (dal tedesco “Koagulation”) è una vitamina liposolubile presente in molti alimenti: attualmente è al centro di interessanti studi nonostante pochi la conoscano.  Sembra certo però che questa vitamina svolga funzioni importanti oltre ad agire, come già noto, nel processo di coagulazione del sangue.

Vitamina K: che cos’è?

La vitamina K è fondamentale per la sintesi a livello epatico della protrombina e dei fattori VII, IX e X, tutte proteine che una volta attivate danno vita al processo di coagulazione.

Rispetto alle altre vitamine liposolubili non è presente in grande quantità nell’organismo. Infatti l’assunzione avviene soprattutto con la dieta dato che la sintesi ad opera del microbiota intestinale è limitata. Precedentemente, si pensava che il fegato fosse l’unico organo di deposito della vitamina, tuttavia ora sappiamo che la possiamo trovare anche in cervello, pancreas e reni.

L’assorbimento della vitamina K è aiutato dalla contemporanea presenza di grassi, mentre tutte le condizioni che possono determinare malassorbimento generale o dei grassi stessi si riflettono in un’alterata e insufficiente assunzione di vitamina K:

  • malattia celiaca
  • malattie intestinali croniche
  • malattie epatiche, ecc.

Vitamine K1 e K2: 2 vitamine importanti

Per vitamina K, si intendono una serie di composti che si dividono in fillochinone (K1) e menachinone (K2).

La vitamina K1 è di origine vegetale, mentre la K2 è di origine batterica poiché sintetizzata per lo più dalla microflora del colon distale.

LA K1 rappresenta il 90% dell’apporto della vitamina mentre la K2 solo il 10%. Esiste anche la vitamina K3 e prende il nome di menadione, ma il suo utilizzo è ristretto al campo farmacologico.

Studi sulla vitamina K e sulla sua funzione nei processi di coagulazione del sangue valsero il premio Nobel per la Medicina nel 1943 a Henrik Dam e Edward Doisy.

Vitamina K: benefici per la salute

La vitamina K, oltre a dar vita alla cascata coagulativa, entra in gioco in diversi metabolismi.

La vitamina K per la salute delle ossa

É fondamentale per il metabolismo del calcio, infatti modula i processi di calcificazione ossea permettendo l’attivazione dell’osteocalcina. Al contempo permette il riassorbimento del calcio a livello renale grazie all’azione della nefrocalcina.

La vitamina k è in grado di “costruire” la fibre dell’osso e al contempo impedirne la disgregazione! L’osso viene immaginato come qualcosa di “fisso” invece le sue cellule sono in continua proliferazione e distruzione. Se l’equilibrio si sposta da una parte o dall’altra avremo un osso in crescita o un osso che tende a disgregarsi: è un equilibro dinamico.

La K per prevenire le malattie del cuore

Recenti studi dimostrano benefici anche a livello cardiovascolare, ovvero attraverso un’azione inibitoria sulla calcificazione delle arterie oltre che favorendo il turnover delle cellule muscolari dei vasi.

Assunzioni di vitamina K2 maggiori di 33 mcg/die riducono il rischio di calcificazione dell’aorta, mentre un aumento di 10 mcg /die potrebbe essere sufficiente per ridurre il rischio di infarto del 9%.

Diabete e vitamina K

Recentemente è stato anche dimostrato un ruolo della vitamina K nella prevenzione del diabete.

Una supplementazione con 500 mcg/die di fillochinone può, infatti, rallentare l’insulino-resistenza.

Valori nutrizionali: dove trovare la vitamina K

Un’alterata coagulazione a seguito di deficit di vitamina K rimane comunque un fenomeno piuttosto raro data la sua presenza in molti alimenti di largo consumo.

Fonti principali di K1

  • ortaggi a foglia verde come prezzemolo, bieta, spinaci, broccoli, lattuga (102-483 mcg /100g);
  • quantità variabili anche negli oli vegetali, dai 7 mcg/100g dell’olio di girasole, fino ai 100 mcg/100g dell’olio di semi di soia;
  • quantità minori nella carne, nei formaggi e nei cereali (2 mcg-22 mcg/100g).

Fonti principali di K2

La vitamina K2 viene in parte assunta con la dieta e in parte prodotta dai batteri del colon. Si trova principalmente in:

  • uova
  • carne (specialmente nel fegato di bovino e suino)
  • formaggi fermentati
  • prodotti fermentati a base di soia.

Gli alimenti più ricchi di vitamina K

Un corretto apporto di vitamina K avviene attraverso un’alimentazione sana ed equilibrata. Via libera dunque ai vegetali a foglia verde, che ne sono ricchissimi, in particolare gli spinaci, ma è soprattutto con la bieta che puoi farne il pieno.

Leave a Reply Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Recent Posts

  • Saltare la corda: 2 programmi di allenamento per dimagrire e tonificare
  • Biscotti per il tè: 8 ricette sane e light
  • Quattro alimenti che ti aiutano a perdere peso
  • Vitamina K: che cos’è, a cosa serve e gli alimenti che la contengono
  • Tisane: guida completa dei benefici e i modi d’uso

Recent Comments

    Categories

    • SPORT
    • TRAVEL
    • VITA

    Meta

    • Log in
    • Entries RSS
    • Comments RSS
    • WordPress.org

    Archives

    • June 2019
    • May 2019

    Copyright kelikus 2021 - Theme by ThemeinProgress